Simone Naviragni

Basso Elettrico

Uomo di poche parole, anzi di punte, non si hanno praticamente notizie della sua vita privata. E nemmeno della sua formazione musicale, da quando l'insegnante che lo ha introdotto al mondo del basso elettrico ha diffidato legalmente chiunque dal citare il suo nome.

Di lui si dice che sia stato sposato, che sia stato single, che sia stato prete, e anche che sia stato un agente del KGB, ma nessuna delle voci ha mai trovato conferma. In effetti, brandisce il basso elettrico come fosse un kalashnikov, ma questo di per sé non prova niente. Insomma, fosse per lui il gossip della banda fallirebbe.

Ma quando ha il basso in mano, le corde parlano per lui. Profeta della quarta rovesciata, le sue linee di basso fanno storia, sono così audaci e innovative da oscillare fra l'avanguardia della sperimentazione post cubista da un lato e la serialità primitiva eso-jazzistica dall'altro, tra la più sofisticata enarmonia e l'improvvisazione a casaccio. Con lui la tonalità di un brano esplora sempre qualcosa oltre i suoi confini, esprimendo luoghi musicali sempre nuovi, raggiungendo orizzonti mai prima visti, anzi del tutto inauditi. È allora che i suoi compagni lo guardano e lui magari si accorge di aver sbagliato lo spartito. Perché va bene, ragazzi, cercare di andare a tempo, ma almeno suoniamo tutti lo stesso pezzo: questa è la sua filosofia musicale.

Già da tempo indicato come principe ereditario, cinse la corona di bassista a vapore nel 2008 a seguito dell'abdicazione del suo amico co-fondatore e poi co-affondatore della banda, Roby (Boccardo). Vinse selezioni durissime (si erano presentati all'audizione preliminare ben uno concorrenti), ma i maligni mormorano che era raccomandato. Da allora non si è perso un concerto o una prova. La sua assidua e costante presenza silenziosa e la leggerezza del suo tocco lo ha reso un arredo irrinunciabile della Banda a Vapore. Praticamente una abat-jour.

Non scevro da avventure compositive (sono germogliati da idee sue brani come Maschio Latino), bazzica contemporaneamente a Banda a Vapore i più diversi panorami musicali e bische armoniche, andando dal jazz, fino al poetry-progressive, e c’è chi giura di averlo visto perfino alle prese con il soul rithm and blues o con il disco-revival. Ma in quanti gruppi suona? Proprio vero che non c’ha un cazzo da fare!